La storia degli assistenti di intelligenza artificiale rappresenta un'evoluzione notevole: da semplici sistemi basati su regole a sofisticati partner conversazionali in grado di supportare decisioni strategiche complesse. Poiché sempre più organizzazioni utilizzano questi assistenti per migliorare produttività e processi decisionali, comprendere questa evoluzione offre un contesto prezioso per sfruttare efficacemente queste tecnologie.
Secondo la ricerca di Al-Amin et al. (2023), la prima base teorica per i futuri chatbot risale addirittura al 1906, quando il matematico russo Andrey Markov sviluppò la "Catena di Markov", un modello statistico fondamentale per prevedere sequenze casuali. Questo metodo, sebbene rudimentale rispetto alle tecnologie odierne, rappresentò un primo passo nell'insegnare alle macchine a generare nuovo testo in modo probabilistico.
Un momento cruciale nella storia dell'intelligenza artificiale conversazionale fu la pubblicazione dell'articolo "Computing Machinery and Intelligence" di Alan Turing nel 1950, dove propose quello che oggi conosciamo come "Test di Turing". Questo test valuta la capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente indistinguibile da quello umano attraverso conversazioni in linguaggio naturale.
Il primo chatbot ampiamente riconosciuto fu ELIZA, sviluppato da Joseph Weizenbaum al MIT nel 1966. Come evidenziato da Al-Amin et al. (2023), ELIZA simulava un terapeuta utilizzando semplici tecniche di corrispondenza di modelli, riflettendo le risposte dell'utente per simulare una conversazione. Nonostante la semplicità, molti utenti attribuivano al sistema una comprensione simile a quella umana.
A differenza di ELIZA, PARRY (sviluppato nel 1972 dallo psichiatra Kenneth Colby a Stanford) simulava un paziente con schizofrenia paranoide. Fu il primo chatbot sottoposto a una versione del Test di Turing, segnando l'inizio dell'uso di questi test per valutare l'intelligenza conversazionale dei chatbot.
Gli anni '80 videro l'emergere di Racter (1983), capace di generare testi creativi utilizzando regole grammaticali e randomizzazione, seguito da JABBERWACKY (1988) e TINYMUD (1989), che rappresentarono ulteriori passi avanti nella simulazione di conversazioni naturali.
Un significativo progresso arrivò con ALICE (Artificial Linguistic Internet Computer Entity), sviluppato da Richard Wallace nel 1995. ALICE utilizzava il linguaggio AIML (Artificial Intelligence Markup Language), creato appositamente per modellare il linguaggio naturale nelle interazioni uomo-chatbot.
Il periodo tra il 2000 e il 2015 vide l'applicazione di tecniche statistiche più avanzate di Natural Language Processing che migliorarono significativamente la comprensione del linguaggio:
SmarterChild, sviluppato da ActiveBuddy nel 2001, fu uno dei primi chatbot integrati nelle piattaforme di messaggistica istantanea, raggiungendo oltre 30 milioni di utenti.
Il progetto CALO' (Cognitive Assistant that Learns and Organizes), lanciato da DARPA nel 2003, pose le basi per Siri, che fu acquisita da Apple e lanciata nel 2011 come assistente virtuale dell'iPhone 4S. Come rileva Al-Amin et al. (2023), Siri rappresentò un importante passo avanti nell'integrazione di assistenti vocali nei dispositivi di consumo, utilizzando reti neurali profonde per elaborare e comprendere i comandi vocali.

L'evoluzione di Siri* ha raggiunto un nuovo traguardo con l'integrazione di modelli di intelligenza artificiale avanzati che hanno rivoluzionato le sue capacità. Secondo Al-Amin et al. (2023), questa nuova versione potenziata di Siri sfrutta architetture neurali più sofisticate per comprendere il contesto della conversazione in modo più profondo, mantenendo la memoria delle interazioni precedenti e adattandosi alle preferenze individuali dell'utente. L'assistente può ora comprendere richieste complesse, multi-turn, con una comprensione contestuale molto più ricca che permette interazioni più naturali e meno frammentate. Questa integrazione rappresenta un significativo passo avanti verso assistenti virtuali capaci di sostenere conversazioni veramente bidirezionali.
Alexa+ segna un'evoluzione radicale dell'ecosistema Amazon, trasformando l'assistente vocale in una piattaforma AI domestica completa. Al-Amin et al. (2023) evidenziano come Alexa+ non si limiti più a rispondere a comandi specifici, ma sia ora in grado di anticipare le esigenze dell'utente grazie all'integrazione di modelli predittivi avanzati. Il sistema può coordinare autonomamente dispositivi smart home, suggerire automazioni personalizzate basate sui pattern comportamentali rilevati, e facilitare interazioni più naturali attraverso una comprensione contestuale migliorata. Tra le innovazioni più significative, Alexa+ può ora svolgere compiti complessi multi-step senza necessità di attivazioni ripetute, mantenendo il contesto attraverso lunghe sequenze di interazioni.
Cortana di Microsoft (oggi Copilot), lanciato nel 2014, ha offerto funzionalità di riconoscimento vocale per attività come l'impostazione di promemoria, mentre Watson Assistant di IBM ha dimostrato capacità avanzate di comprensione e analisi linguistica, vincendo a Jeopardy! nel 2011 e trovando successivamente applicazioni in vari settori industriali.
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La ricerca di Al-Amin et al. (2023) sottolinea come l'introduzione di ChatGPT da parte di OpenAI abbia segnato una svolta fondamentale. Partendo da GPT-1 (2018) con 117 milioni di parametri, fino a GPT-3 (2020) con 175 miliardi di parametri, questi modelli utilizzano l'architettura Transformer per comprendere e generare testo con capacità senza precedenti. Il rilascio pubblico di ChatGPT nel novembre 2022 ha segnato un momento decisivo nell'accessibilità dell'IA conversazionale.
Come risposta a ChatGPT, Google ha lanciato Bard (ora Gemini) nel 2023, basato sul suo modello LaMDA (Language Model for Dialogue Applications). Al-Amin et al. (2023) evidenziano come Bard utilizzasse un approccio incrementale, aggiungendo progressivamente funzionalità come la capacità multilingue e competenze professionali in programmazione e matematica.
Guardando al futuro, gli assistenti AI si stanno evolvendo verso forme più avanzate di intelligenza collaborativa. La ricerca di Al-Amin et al. (2023) identifica diverse aree di sviluppo promettenti:
Inoltre, la ricerca evidenzia l'espansione degli assistenti AI in settori specifici:
L'evoluzione dagli semplici chatbot a partner strategici di IA rappresenta una delle trasformazioni tecnologiche più significative della nostra epoca. Questa progressione è stata guidata da forze scientifiche interdisciplinari, applicazioni commerciali e necessità degli utenti. L'integrazione di modelli fondazionali avanzati in assistenti come Siri e Alexa+ sta accelerando questa trasformazione, portando a esperienze sempre più personalizzate e contestualizzate. Mentre questi sistemi assumono maggiore influenza, diventa cruciale uno sviluppo responsabile e trasparente che possa bilanciare innovazione e considerazioni etiche.
Nota aggiornata (novembre 2025): L'avanzata versione di Siri con Apple Intelligence descritta nell'articolo non è ancora stata rilasciata. Apple ha posticipato il rilascio dalla primavera 2025 alla primavera 2026 (iOS 26.4) e ha annunciato una partnership con Google per utilizzare Gemini come modello sottostante per parti chiave della nuova Siri . Le funzionalità avanzate - contesto personale, comprensione on-screen e integrazione app - rimangono in fase di sviluppo, mentre sono disponibili solo miglioramenti incrementali con iOS 26.